Grande Rimostranza 1641

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Grande Rimostranza 1641

La Grande Rimostranza 1641
7. Dopo la violazione del parlamento nel quarto anno di regno di sua Maestà [si fa
riferimento allo scioglimento del 1629, n.d.r.] l’ingiustizia, il sopruso e la violenza
irruppero su di noi senza nessun ritegno o moderazione [...].
18. La Tonnage and Poundage [si tratta di imposte elevate su ogni barile di vino importato, e su ogni libbra di merce esportata o importata, n.d.r.] è stata imposta senza
sembianza o apparenza di legge; molte altre gravose imposizioni sono continuate in
contrasto con la legge, talune delle quali così assurde, che la somma del gravame eccedeva il valore delle mercanzie [...].
20. E sebbene tutto questo sia stato preso col pretesto della protezione dei mari, pure
una nuova e inaudita tassa di ship money [tassa che nel XIII-XIV secolo gravava solo
sulle città portuali, e in caso di guerra, da Carlo I estesa anche alle città dell’entroterra, n.d.r.] è stata escogitata, e col medesimo pretesto; per effetto insieme di questa e
di quella tassa v’è stato in certi anni un onere sul suddito di circa 700 mila sterline,
e tuttavia i mercanti sono stati lasciati così inermi di fronte alla violenza dei pirati
turchi, che molti grandi vascelli di valore e migliaia di sudditi di sua Maestà sono stati
catturati da loro e continuano a rimanere in misera schiavitù […].
27. I monopoli del sapone, del sale, del vino, del cuoio, del carbone e, in certo qual modo, di tutte le cose d’uso più comune e più necessario. [...]
34. Per aver rifiutato quelle illegittime imposizioni, gran numero di sudditi di sua Maestà sono stati vessati con lunghe e dispendiose cause, alcuni multati e giudicati, altri
mandati in lunghe e dure prigionie e reclusioni, con perdita della salute di molti, della
vita in taluni, mentre altri hanno avuto la casa distrutta, i beni confiscati, alcuni sono
stati impediti di svolgere la loro legittima professione
100. Mentre il regno si trovava in questo stato d’agitazione e di turbamento, gli Scozzesi, intralciati nei loro commerci, impoveriti per la perdita di molte loro navi, privi d’ogni possibilità di persuadere sua Maestà con una pura e semplice supplica, entravano con un poderoso esercito nel regno e, senza fare nel Paese il minimo atto ostile o bottino, più che forzare un passaggio oltre la Tyne [fiume che segnava parte del confine tra Scozia e Inghilterra, n.d.r.], la varcavano nei pressi di Newcastle, prendevano possesso della stessa Newcastle, creandosi una favorevole occasione d’avanzare ulteriormente sull’esercito del re.
110. Parevano essere insuperabili le difficoltà, che abbiamo invece sormontato grazie
alla Divina provvidenza, incompatibili le contrarietà, che tuttavia in larga misura abbiamo conciliato.
115. Sono soppressi tutti i monopoli, di cui un certo numero ristretto (sapone, vino,
cuoio, sale) danneggiava il suddito per oltre 1.000.000 di sterline all’anno […]
120. Quello ch’è di beneficio anche maggiore di tutto ciò è l’aver estirpato la radice
di questi mali, che era il potere arbitrario che si pretendeva fosse in sua Maestà di
tassare il suddito o d’imporre balzelli sui loro beni senza il consenso del parlamento,
il che è ora dichiarato essere contrario alla legge per giudizio di entrambe le Camere e
parimente in virtù d’un atto del parlamento. […]
137. Sono in preparazione molte eccellenti leggi e provvedimenti per sopprimere il potere, il sopruso e l’usurpazione eccessivi dei vescovi, per correggere l’orgoglio e l’ozio di molti membri del clero, per alleviare il popolo da superflue cerimonie nel campo della religione, per portare in giudizio e destituire ministri del culto indegni e di scarso profitto e per il mantenimento di predicatori pii e attivi in tutto il regno […].

 

DICHIARAZIONE INDIPENDENZA AMERICANA
Quando nel corso degli umani eventi si rende necessario ad un popolo sciogliere i vincoli politici che lo avevano legato ad un altro ed assumere tra le altre potenze della terra quel posto distinto ed eguale cui ha diritto per Legge naturale e divina, un giusto rispetto per le opinioni dell'umanità richiede che esso renda note le cause che lo costringono a tale secessione. Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca delle Felicità; che allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qual volta una qualsiasi forma di Governo, tende a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo governo, che ponga le sue fondamenta su tali principi e organizzi i suoi poteri nella forma che al popolo sembri più probabile possa apportare Sicurezza e Felicità. La Prudenza, anzi, imporrà che i Governi fondati da lungo tempo non andrebbero cambiati per motivi futili e transitori; e di conseguenza ogni esperienza ha dimostrato che l'umanità è più disposta a soffrire, finché i mali sono sopportabili, che a cercare giustizia abolendo le forme alle quali sono abituati. Ma quando una lunga serie di abusi e di usurpazioni, che perseguono invariabilmente lo stesso obiettivo, evince il disegno di ridurre il popolo a sottomettersi a un dispotismo assoluto, è il suo diritto, è il suo dovere, rovesciare tale governo e affidare la sua sicurezza futura a dei nuovi Guardiani. – Tale è stata la paziente sopportazione di queste Colonie; e tale è oggi la necessità che le costringe ad alterare i loro precedenti Sistemi di Governo. La storia dell'attuale Re di Gran Bretagna è una storia di ripetute ferite ed usurpazioni, tutte aventi l'obiettivo diretto di stabilire una tirannide assoluta su questi stati. Per comprovarlo, sottoponiamo i fatti seguenti a un mondo sincero. (inizio)
Noi dunque, Rappresentanti degli Stati Uniti d'America, riuniti in Congresso Generale, facendo appello al Supremo Giudice del mondo per la rettitudine delle nostre intenzioni, solennemente pubblichiamo e dichiariamo, in Nome e con l'Autorità del buon Popolo di queste Colonie, Che queste Colonie Unite sono, e hanno diritto di essere, Stati Liberi e Indipendenti; che sono sciolti da ogni fedeltà alla Corona britannica, e che ogni legame politico fra loro e lo Stato della Gran Bretagna è, ed ha diritto di essere, totalmente sciolto; e che in qualità di Stati Liberi e Indipendenti, essi hanno pieno potere di dichiarare la Guerra, concludere la Pace, contrarre Alleanze, stabilire dei Commerci e fare ogni altro Atto e Cosa che gli Stati Indipendenti possono fare di diritto. E a sostegno di questa Dichiarazione, con ferma fiducia nella protezione della divina Provvidenza, ci promettiamo reciprocamente le nostre Vite, le nostre Fortune e il nostro sacro Onore. (proclama finale)

 

Fonte: http://www.evan60.net/uploads/6/3/2/5/6325749/la_grande_rimostranza_1641_dichiarazione_1776.doc

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