Romanticismo in Italia

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Romanticismo in Italia

IL ROMANTICISMO

Nel Settecento si diffuse l’Illuminismo, una corrente di pensiero che si fondava sulla fiducia nella ragione. Essa avrebbe determinato la nascita di un’epoca felice in cui l’uomo sarebbe stato finalmente libero, in condizioni di uguaglianza e fratellanza con i suoi simili. Questi ideali animarono la Rivoluzione francese.
Gli eccessi di violenza durante la Rivoluzione e il dispotismo di Napoleone, che in nome della libertà aveva sottomesso interi popoli, e i metodi repressivi della Restaurazione delusero le aspettative e crearono un generale stato d’animo di reazione contro l’Illuminismo. Venne meno la fiducia nella ragione umana che, secondo gli illuministi, avrebbe dovuto guidare gli uomini sulla via del progresso umano e materiale.
Un primo superamento degli ideali illuministi si diffuse già alla fine del Settecento, in ambito artistico e letterario, con il Neoclassicismo. Secondo gli artisti neoclassici l’arte classica, greca e romana, rappresentava un modello di perfezione formale cui ispirarsi per realizzare opere che esprimessero quiete, serenità, equilibrio e armonia. In letteratura, ciò si traduceva con il frequente riferimento a temi e a personaggi tratti soprattutto dalla mitologia greca. L’idealizzazione del mondo classico, come un’età in cui l’uomo era riuscito a vivere in pace con se stesso  e con il mondo, esprimeva il desiderio di allontanarsi da una realtà di violenza e sopraffazione; allo stesso tempo, il contrasto tra passato e presente faceva nascere sentimenti di nostalgia, inquietudine e ribellione.
Tali sentimenti confluirono in un nuovo movimento culturale e artistico, il Romanticismo. Gli scrittori neoclassici possono considerarsi, per certi aspetti, anticipatori del Romanticismo: l’aspirazione a ritrovare un passato di perfezione nasconde infatti l’insofferenza per il presente. Tra i letterati italiani il massimo rappresentante del Neoclassicismo fu Ugo Foscolo.
Il Romanticismo è una corrente culturale e letteraria che nasce in Germania e in Inghilterra alla fine del Settecento. Si sviluppa in seguito in tutta Europa nella prima metà dell’Ottocento. Il termine “romantico” indica, alla sua nascita, tutto ciò che riguarda l’immaginazione e la fantasia, in opposizione alla fede assoluta nella ragione, propugnata dall’Illuminismo.
I Romantici:

  • rivalutano la fantasia, la passione, il sentimento;  ogni uomo si distingue dagli altri proprio per la forza delle sue passioni. Il Romanticismo fu quindi il periodo degli amori appassionati, degli slanci patriottici, delle ribellioni al potere costituito.

(gli Illuministi intendevano invece controllare razionalmente tutta la realtà: politica, economia, società. Il sentimento quindi sottomesso alla ragione.)

  • Sono nazionalisti, esaltano i concetti di patria e di nazione, intesi come comunità di persone, il popolo, unito da vincoli di lingua, religione, tradizioni e valori condivisi da tutti. Rivalutano la storia, come patrimonio delle tradizioni di un popolo e come riscoperta delle radici della propria identità.  Riscoprono le tradizioni culturali locali, come le fiabe popolari e la mitologia, soprattutto nei paesi nordici.  

(gli Illuministi erano cosmopoliti cioè riconoscevano come propria patria il mondo, credevano nell’uguaglianza di tutti i popoli )

  • Intendono la storia come processo evolutivo, per cui ogni epoca trova le sue radici in quella precedente: per questo motivo gli intellettuali romantici rivalutano il Medioevo, considerandolo il momento in cui erano state poste le basi dell’Europa moderna (con la nascita dei primi Stati nazionali europei.

(gli Illuministi consideravano il Medioevo un periodo di ignoranza e di superstizione)

  • rivalutano la religione cristiana come espressione del sentimento religioso individuale e come radice culturale comune a tutti i popoli europei.

        (gli Illuministi erano in contrasto con la religione cattolica e affermavano la    libertà dell’individuo di professare la religione che desiderava)

  • Sono pessimisti e convinti che la felicità non sia raggiungibile; avvertono il dolore legato al desiderio inappagabile. Il fallimento degli ideali illuministi produce nei Romantici una profonda inquietudine; alla fede cieca nelle forze dell’uomo succede il senso della propria miseria e limitatezza. L’uomo romantico si sente creatura limitata. Di qui l’affermarsi di atteggiamenti e sentimenti tipici della sensibilità romantica come: il pessimismo, il vittimismo, ma anche il ribellismo, cioè il desiderio di ribellarsi ad ogni forma di costrizione.

(gli Illuministi erano ottimisti e avevano la convinzione di poter raggiungere la felicità attraverso il progresso)
I generi letterari più praticati dagli artisti romantici furono:

  • La poesia lirica, attraverso la quale i poeti esprimevano inquietudini, ansie, desideri e speranze, cioè il proprio mondo interiore. Temi cari ai poeti romantici furono, per esempio, la contemplazione di paesaggi suggestivi e la meditazione sul destino proprio e di tutti gli uomini; il dolore che scaturisce dalla coscienza dell’inadeguatezza dell’uomo rispetto all’assoluto e della banalità della vita quotidiana; il mistero che avvolge quegli aspetti della vita che superano il mondo dei sensi e dell’esperienza.
  • Il romanzo storico, cioè una lunga narrazione in prosa in cui le vicende immaginarie dei protagonisti vengono collocate in un determinato periodo, ricostruito con precisione e coerenza.

Il Romanticismo in Italia
In Italia il Romanticismo si affermò in ritardo rispetto al Nord Europa, ebbe un carattere più moderato e si identificò in sostanza con il Risorgimento, ossia con quell’insieme di lotte che gli Italiani combatterono per l’indipendenza dall’egemonia austriaca e l’abbattimento dei regni assoluti, e che portarono alla creazione di uno Stato unitario nel1861.
Recuperando i temi tipici della cultura europea (nazionalismo, esaltazione dei sentimenti, riscoperta del Medioevo, gusto per la raffigurazione di paesaggi tenebrosi e d’atmosfere notturne e inquietanti) i romantici italiani si orientano verso un chiaro impegno politico. La questione dell’unità nazionale li vede in prima linea.  Il motivo principale che anima la nostra letteratura romantica è lo spirito patriottico, tant’è vero che “romantico” diventa sinonimo di “patriota”.
Gli esponenti più rappresentativi del Romanticismo italiano sono Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni.

 

 

Fonte: https://piattaformadidattica.files.wordpress.com/2010/10/romanticismo.docx

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