Umbria verdissima e colta

Umbria verdissima e colta

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Umbria verdissima e colta

 

Umbria
Verdissima e colta
“Non c’è sguardo che non sfiori una località antica, celebre, sacra. Ecco Spoleto, Perugia, Assisi, Foligno, Spello, Terni e nel mezzo centinaia di luoghi minori, di villaggi, chiese, corti”.
Da Dall’Italia di Hermann Hesse.
Chi sceglie l’Umbria come meta della propria vacanza spesso ricerca un’esperienza di vita più che una serie di servizi. Un approccio emozionale solitamente proprio di chi non formalizza il piacere ma lo ricerca attraverso le radici delle cose e dei rapporti umani. Per questo i nostri sforzi, ormai da tempo, vanno nella direzione di caratterizzare l’Umbria non solo come regione di città d’arte, centri storici e nobili vestigia del passato ma come una terra di borghi da scoprire, di luoghi e paesaggi in cui vivere emozioni, esperienze di spiritualità, in cui toccare con mano storie e tradizioni artigiane ed enogastronomiche. Un fitto reticolo di piccole e medie eccellenze turistiche in grado di soddisfare quella sete di conoscenza che è fattore determinante della domanda di viaggi. Un turismo dei centri minori che ha grandi margini di crescita ma che richiede un surplus di sforzo e programmazione per la creazione di reti in grado di mettere a sistema attori, contenitori e servizi.
Prof. Fabrizio Bracco
Assessore regionale al Turismo e alla Cultura

LA GEOGRAFIA

250px-Umbria_in_Italy_svg                                                   

 

“Bellissimo è l’aspetto del paese, immagina come un immenso anfiteatro come solo la natura può formare”

Così Plinio il Giovane  nel II° secolo d.C. scriveva dell’Umbria all’amico Apollinare. Già, perché l’unica regione dell’Italia peninsulare non bagnata dal mare si presenta proprio così. Incastrata tra Toscana, Marche e Lazio, è delimitata ad Est dai monti dell’Appennino Umbro-Marchigiano dalle cui grandi masse calcaree svettano il cime come il monte Maggiore (1428 m.) e Coscerno (1685 m.). Parallelamente una serie di catene subappenniniche declinano dolcemente verso Ovest (monti di Amelia 994 m.) fino al limite occidentale dove le colline dell’orvietano sfiorano i rilievi dell’Appennino tosco-laziale.

 

 

I rilievi sono poi separati da lunghe depressioni, la Valnerina e la Val Tiberina dove scorrono il Nera ed il Tevere, e da numerose conche pianeggianti. Ma il paesaggio umbro è sicuramente segnato anche dall’acqua: il lago Trasimeno con 128 Km quadrati è il quarto d’Italia. Il fiume Tevere poi attraversa in ampi e placidi meandri la regione per più di 200 Km da nord a sud, ricevendo numerosi affluenti: da sinistra nelle verde Valle Umbria il Chiascio con il Topino, il Nera e il subaffluente Velino che formano la famosa cascata delle Marmore; da destra, dall’Appennino toscano, le acque del Nestore e del Paglia. Con una superficie di 8.456 Km2 l’Umbria è abitata da oltre 900.000 persone.

 

 

LE ORIGINI

GLI UMBRI-La penisola italiana nella più antica fase della storia fu interessata dall’arrivo di varie popolazioni che si sovrapposero, talvolta sostituendosi, a quelle già esistenti. Tra queste, nel 1° millennio a.C. vi fu un’ondata che si stabilì   nel territorio dell’alta e media valle del Tevere fino all’Adriatico: gli Umbri. Chiamati “gens antiquissima italie” perché appunto riconosciuti come tra i popoli più antichi della penisola. Da loro prese il nome la regione. A partire dal 700 a.C. svilupparono un’economia legata all’agricoltura e all’allevamento mentre nella zona di Terni è documentata l’estrazione e la lavorazione del metallo. GLI ETRUSCHI - Si insediarono progressivamente occupando tutta la parte occidentale della regione. L’influenza etrusca si manifestò in campo civile, politico, artistico e religioso: le testimonianze di questa presenza sono tuttora una delle principali attrattive dell’Umbria. Alla confluenza del Paglia con il Tevere, su di un enorme sperone di tufo, venne edificata nel VI° sec. a.C. la città di Orvieto, forse l’estrusca Volsinii, l’Urbs Vetus dei Romani. Anche città come Todi e Perugia furono prima umbre e poi ertusche, come confermano le numerose tombe rimaste. I ROMANI - Lo sviluppo delle città segnò le rivalità interne e Roma, approfittando di questa situazione, attraverso alleanze ed occupazioni cominciò l’annessione del territorio umbro. Nel 250 a.C. quasi tutte le città umbre erano entrate come alleate nell’orbita di Roma. Furono sconfitti da Annibale nel 217 a.C. proprio sul lago Trasimeno ma la fedeltà degli umbri a Roma divenne proverbiale tanto che i migliori soldati delle legioni provenivano da queste terre e in onore di ciò nel 90 a.C. gli umbri ottennero l’equiparazione a cittadini romani. Così, quando Augusto divise l’Italia in 14 regioni l’Umbria costituì la VI regio che fino alla caduta (nel 476 d.C)dell’Impero Romano d’Occidente poté godere di una relativa tranquillità e prosperità.

 

  L’ARTE

PERIODO ETRUSCO ROMANO- Varie necropoli etrusche testimoniano la presenza etrusca nella regione e molte hanno restituito importanti reperti, tra tutte quella del Crocifisso di Orvieto, con le tombe scavate nel tufo. Ben documentata la Presenza romana: il ponte di Augusto, a sud di Narni lungo la Flaminia oppure il vicino acquedotto, il teatro di Gubbio, capace di 6000 spettatori ed ancora oggi utilizzato o i resti degli anfiteatri di Terni e Spoleto. Grandiosi gli scavi di Carsulae, lungo la Flaminia, che hanno riportato alla luce i resti di terme, basilica forense, anfiteatro, teatro e due tempi gemelli. Importante anche il tempio romano di Minerva ad Assisi, trasformato nella chiesa di Santa Maria nel 1539. ALTO MEDIOEVO- Con l’avvento del cristianesimo molti edifici religiosi pagani furono trasformati in chiese: a Perugia la chiesa di Sant’Angelo (V-VI sec.) e a Spoleto quella del Salvatore (IV-V sec.). Altri esempi di Alto Medioevo: a Ferentillo la chiesa di San Piero valle (VIII sec.) mentre l’elegante tempietto del Clitunno (chiesa di San Salvatore VII sec.) e la chiesetta di Sant’Eufemia a Spoleto (X-XII sec.) testimoniano lo stile romanico. IL XII SECOLO- La grande fioritura artistica della regione cominciò nel XII secolo sotto le influenze dei modelli romani e lombardi: il duomo di Assisi (San Rufino) con la bellissima facciata triangolare; San Pietro e san Gregorio Maggiore a Spoleto. Nella pittura del periodo invece è evidente l’influenza bizantina come negli affreschi di San Pietro in Valle a Ferentillo o San Paolo inter Vineas a Spoleto (fine XII sec.) e quelli di Ss. Severo e Martirio ad Orvieto, costruita dai Benedettini. L’ETA’ GOTICA- Evento centrale nella storia artistica dell’Umbria è la costruzione della basilica di San Francesco di Assisi. Iniziata due anni dopo la morte del santo, nel 1228, l’edificio è composto da due chiese sovrapposte: l’inferiore di stile romano-gotico e la superiore in gotico-italiano. Lo stile gotico venne poi rielaborato in forme originali dando vita  a splendide opere: Santa Chiara in Assisi, con la facciata in pietra bicolore, San Domenico ed il Duomo a Perugia, San Salvatore a Foligno e diversi edifici pubblici a Todi, Perugia, Gubbio e Città di Castello. Ma il vero emblema rimane il duomo di Orvieto, cominciato forse nel 1290 da Fra Bevignate di Perugia e terminato dal toscano Lorenzo Maitani. LA PITTURA E LE INFLUENZE SENESI- In campo pittorico furono attivi ad Assisi due grandi artisti fiorentini: Giotto e Cimabue ma fu Siena ad esercitare una grande influenza sul territorio. Ad Assisi operarono infatti Simone Martini e Pietro Lorenzetti e senesi possono considerarsi i lavori ad Orvieto con Ugolino di Prete, Piero di Puccio ed altri. Anche a Perugia operarono alla fine del Trecento due senesi: Bartolo di Freddi e Taddeo di Bartolo. LA SCULTURA E LE INFLUENZE TOSCANE- Per la scultura invece non esiste una scuola locale. Massiccia è la presenza di artisti toscani come Nicola e Giovanni Pisano (Fonte Maggio a Perugia) e Arnolfo di Cambio (statue nella Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia e monumento funebre del cardinale Braye in San Domenico ad Orvieto). IL RINASCIMENTO- con il Rinascimento l’architettura umbra perde le sue caratteristiche di originalità e diventa dominante l’influenza toscana: l’oratorio di san Bernardino e Porta San Pietro a Perugia, di Agostino di Duccio, e il Palazzo Ducale di Gubbio, di Francesco Giorgio Martini. Per il 1500 ricordiamo la chiesa di Santa Maria della Consolazione di Todi, forse su progetto del Bramante. PITTORI TOSCANI E NASCITA DELLA SCUOLA LOCALE- Nella pittura dopo la presenza di numerosi artisti toscani come Masolini da Panicale, Beato Angelico, Domenico Veneziano, Filippo Lippi e Piero della Francesca si formò una scuola locale con Niccolò Liberatore, Bonfigli, Caporali, Fiorenzo di Lorenzo ma soprattutto con il Pinturicchio e il Perugino che iniziò ad operare con gusto leggero e grazioso, mantenendo una particolare attenzone per la ricerca luministica. Tra le manifestazioni pittoriche umbre ricordiamo gli affreschi di Luca Signorelli (Cappella San Brizio del Duomo di Orvieto) e alcuni artisti manieristi come Rosso Fiorentino, il Pordenone, il Vasari e Raffaellino del Colle. Notevole invece la traccia lasciata dal Barroccio e dagli allievi Ventura Salimbeni e Francesco Vanni. Nella scultura rimangono opere di artisti toscani come Agostino da Duccio, Mino da Fiesole, i Della Robbia e nel 1500 del Perugino. Nel secolo successivo la scuola locale perse progressivamente importanza: furono in attività quasi esclusivamente artisti forestieri come Pietro da Cortona e il Domenichino.

 

ARTIGIANATO
Tra prodotti tipici e gioielli di bottega

In Umbria ogni aspetto della vita dell’uomo è connesso e intrecciato. Arte e artigianato, entrambi espressioni della grande cultura medievale e poi rinascimentale, si sono raffinati nei secoli attraverso scambi continui. Celebri le ceramiche di Deruta. Gubbio è un altro centro artigianale rinomato portato alla ribalta già nel XVI secolo dalle opere di Mastro Giorgio Andreoli. Anche Orvieto ha una lunga e prestigiosa tradizione in materia. La lavorazione dei tessuti risale al XII secolo e divenne poi celebre in tutta Europa. Tecniche, colori e disegni medievali e rinascimentali sono stati recuperati fedelmente da artigiani che utilizzano ancora oggi secolari telai di legno. Perugia, Città di Castello, Orvieto e Montefalco hanno una produzione pregevole di tessuti (quelli in lino sono tra i migliori d’Italia), decorati con antichi motivi geometrici blu, rossi e oro. La lavorazione del legno in Umbria si è espressa nella storia a due livelli: quello popolare della fabbricazione di oggetti per la vita e il lavoro nelle campagne, e quello colto dell’intarsio, che ha decorato gli interni di chiese e palazzi tra Rinascimento e Barocco. Oggi, comunque, più che a creare si pensa a restaurare o a produrre mobili in stile: i centri del legno sono Città di Castello, Gubbio, Assisi, Perugia e Todi che conta ancora ebanisti e scultori.
La lavorazione del vetro è tipica di Piegaro dove è praticata da ottocento anni; qui furono realizzate le vetrate del Duomo di Orvieto. A Perugia è attivo un laboratorio che produce, da metà Ottocento, vetrate artistiche dipinte a fuoco; molte di quelle del Duomo vengono da qui.  Ultima, ma non per importanza, l’oreficeria che in Umbria è viva e anzi in continua crescita. A Perugia, Orvieto, Torgiano, Terni e Todi esistono laboratori eredi di una lunga tradizione dove è stata recuperata la tecnica della granulazione di origine etrusca.
Connessa di fatto alla tradizione e alla lavorazione artigiana si è sviluppata in Umbria un’attività industriale di altissima qualità: da quella aerospaziale alla meccatronica, dalle energie innovative e la chimica verde al design industriale per arrivare alla produzione del cashmere che conta in regione numerose imprese leader di settore, dall’appeal internazionale. Dai marchi conosciuti in tutto il mondo ai piccoli laboratori artigianali, sono più di cinquecento le aziende impegnate a sperimentare, a tessere e a realizzare prodotti in cashmere.

Personaggi Storici / Artisti di fama nati o vissuti in Umbria:

- Marco Claudio Tacito (Marcus Claudius Tacitus) (Terni /Interamna Nahars, 200 circa – Tyana, giugno 276) è stato un imperatore romano, al potere dal novembre 275 fino alla sua morte.
- Caio Melisso (Spoleto I sec. a. C.) commediografo, grammatico e bibliotecario di fiducia  dell'imperatore romano Augusto presso la sua corte.
- San Benedetto da Norcia – (Norcia 480 ca – Montecassino 547) fondatore ordine benedettino. Patrono d’Europa. Ricorrenze: 21 marzo (anniversario della morte / 11 luglio (festa liturgica)
- San Francesco d’Assisi – (Assisi 1181 – 1226) fondatore ordine francescano. Patrono d’Italia e dell’Ecologia. Ricorrenze: 02 agosto (Festa del “Perdono d’Assisi”) / 04 ottobre (Anniversario della morte)
- Santa Rita da Cascia – (Roccaporena di Cascia 1371 o 1381 – 1447 o 1457) monaca agostiniana “Santa dei miracoli impossibili”. Ricorrenze 22 maggio (celebrazioni ritiane)
- Braccio Fortebracci, (Perugia 1368 – L’Aquila 1424) capitano di ventura
- Pietro di Cristoforo Vannucci, noto come il Perugino (Città della Pieve, 1448 circa – Fontignano, 1523) pittore e titolare in contemporanea di due attivissime botteghe, a Firenze e a Perugia. Fu maestro di Raffaello.
- Luca Signorelli (Cortona 1445 – 1450 / 1523) tra i maggiori esponenti del rinascimento italiano. Capolavoro dell’artista in Umbria è la decorazione della Cappella San Brizio nel Duomo di Orvieto con Storie degli ultimi giorni.

- Bernardino di Betto detto il Pinturicchio, (Perugia 1454 – Siena 1513) pittore e grande maestro della scuola umbra del secondo Quattrocento: pala d’altare (Galleria Nazionale dell’Umbria); affreschi cappella Eroli (Duomo di Spoleto); affreschi cappella Baglioni (chiesa di Santa Maria Maggiore a Spello).
- Luisa Spagnoli, (Perugia 1877 – Parigi 1935) imprenditrice; nota per l’ideazione del Bacio Perugina e per la catena di negozi d’abbigliamento che porta il suo nome. Il figlio Mario fonda negli anni 60 del Novecento Spagnolia oggi Città della Domenica, primo parco giochi d’Italia.
- Gerardo Dottori, (Perugia 1884 - 1977) pittore, tra i maggiori esponenti del futurismo e dell’aereopittura.
- Alberto Burri (Città di Castello 1915 – Nizza 1995) pittore e scultore; tra i maggiori esponenti dell’astrattismo e dell’arte Informale; Palazzo Albizzini e ex Seccatoi.
- Gian Carlo Menotti (Cadegliano-Viconago, 7 luglio 1911 – Monte Carlo, 1 febbraio 2007) compositore e librettista italiano naturalizzato statunitense; fondatore nel 1958 del Festival dei due Mondi di Spoleto

 

Enogastronomia

Il pranzo è servito! Sapori in tavola
È un dovere partire dai due protagonisti assoluti, il vino e l’olio. Entrambi hanno un’origine antica che risale agli Umbri e agli Etruschi. Tredici vini DOC e due DOCG: il Torgiano Rosso Riserva e il Sagrantino di Montefalco, Merita una citazione a parte l’Orvieto Classico. Straordinario almeno quanto il vino, l’olio umbro vanta un’alta qualità che ha pochi pari in Italia. L’Umbria è la prima regione ad aver ottenuto, nel 1997, il marchio DOP sull’intero territorio, suddiviso in cinque zone di produzione. Tradizione vuole che i monaci benedettini fossero degli ottimi preparatori di birra. L’Umbria, terra d'origine di San Benedetto ospita il CERB, l’unico istituto di ricerca ufficiale in Italia sulla pregiata bevanda.  Le carni bovine sono rinomatissime: la qualità è garantita dal marchio Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale (premiato dall’Indicazione Geografica Protetta conferita dall’Unione Europea) tra cui la Chianina, allevata in Umbria da più di due millenni, che dà una carne pregiata, tenerissima e con pochi grassi. Ma il re indiscusso della cucina tradizionale è il maiale, intorno al quale è sorta una vera cultura. In una zona, Norcia e la Valnerina, la lavorazione del maiale è un’arte che si tramanda da secoli (tanto che i salumieri sono chiamati, per antonomasia, “norcini”) e che ha raggiunto livelli di eccellenza impareggabili: il prosciutto di Norcia rientra di diritto fra i più grandi prosciutti italiani. Oltre al prosciutto, i maestri norcini producono altri insaccati, come la corallina, i mazzafegati, la mortadella, le salsicce e il capocollo, utilizzando ancora oggi tecniche e ritmi dettati dalla tradizione.
Tutta la cucina umbra, comunque, è ricca di ingredienti speciali. Alcune specialità, poi, sono rare, a volte addirittura uniche e presidiate da Slow Food: fagiolina del Trasimeno, roveja di Cascia, sedano nero di Trevi, mezzafegati dell’Alta Valle del Tevere, fava cottòra dell’Amerino. Si consigliano, inoltre, altri prodotti tipici come il fagiolo di Cave di Foligno. Ci sono poi la cipolla di Cannara, famosa e apprezzata, la patata rossa di Colfiorito, la cicerchia (un piccolo legume molto saporito), il farro di Monteleone e di Spoleto e la rinomata lenticchia di Castelluccio di Norcia (IGP), lo speciale zafferano di Cascia e di Città  della Pieve. Il tocco di magia, però, è dato dal tartufo, La terra umbra ne abbonda, dal pregiatissimo tartufo bianco (Tuber Magratum Pico) a quello nero di Norcia o di Spoleto (Tuber Melanosporum Vittandini), fino allo scorzone che cresce in estate e al bianchetto, meno nobili ma altrettanto invitanti. Per l’economia regionale il tartufo è vitale, dato che una parte consistente della produzione nazionale si concentra qui. Accompagna le portate il pane, che in Umbria è cotto con grande varietà di impasti e forme, spesso legate a particolari occasioni rituali o votive.
.

 

NATURA E SPORT

 

Un paesaggio movimentato, dove lo sguardo si ferma sempre sul verde di boschi, foreste o vaste distese di prati. L'Umbria è in buona parte fatta di monti e colline: conche, fondivalle e pianure occupano solo il 6% della superficie regionale. Sei parchi regionali e un parco nazionale tutelano e valorizzano questo straordinario patrimonio paesistico: il Parco nazionale dei Sibillini (17.790 ettari. Si pratica: trekking, sci, alpinismo, equitazione, mountain bike, deltaplano, parapendio e arrampicate.  Spicca il Monte Vettore con 2.476 m.), il Parco di Colfiorito (338 ettari. Si pratica: birdwatching), il Parco del Monte Cucco (10.480 ettari. Equitazione, mountain bike, parapendio e deltaplano, torrentismo e sci di fondo, speleologia. Da segnalare le Grotte del Monte Cucco), il Parco del Monte Subasio (7.442 ettari. Trekking, parapendio e volo libero), il Parco Fluviale del Tevere (7.925 ettari. Pesca sportiva, birdwatching, trekking, equitazione, cicloturismo, canoa, canottaggio, speleologia. Da segnalare: Oasi WWF di Alviano, area protetta dei Sette Frati, Foresta fossile di Dunarobba), il Parco del Trasimeno (13.200 ettari. Vela, sport d’acqua, pesca sportiva, trekking, cicloturismo ed equitazione. Da segnalare: Oasi la Valle), Il Parco Fluviale del Nera (2.120 ettari. Kanyning, kajak, canoa, hydrospeed, rafting, arrampicata libera. Da segnalare: Cascata delle Marmore, Lago di Piediluco), il Parco S.T.I.N.A. Sistema Territoriale d’Interesse Naturalistico e Ambientale del Monte Peglia (44.270 ettari.  Da segnalare: Selava di Meana-Allerona, Bosco della Melonta e san Venanzo). Infine le Fonti del clitumno: tra spoleto e foligno, furono cantate da Virgilio, Properzio, Plinio il Giovane, Byron, Carducci e Corot. Sicuramente l’Umbria si classifica come regione di estremo interesse per gli appassionati di cicloturismo con 30 itinerari, 22 percorsi per mountain bike, 7 percorsi lungo gli itinerari degli etruschi e ancora 7 lungo il fiume Tevere.

 

 

Top ten offerta artistica e culturale

Assisi – Chiesa di San Francesco Inferiore e Superiore
All'interno del centro storico di Assisi, la poderosa costruzione della basilica occupa l'estremità occidentale del colle Asio. Formata dalla sovrapposizione di due chiese e dalla cripta, dove è conservato il corpo del Santo, è da secoli meta di pellegrinaggi. L'interno custodisce capolavori di alcuni tra i maggiori artisti di tutti i tempi quali Cimabue, Giotto, Pietro Lorenzetti e Simone Martini.

Orvieto – Duomo
La cattedrale rappresenta la maggiore attrattiva cittadina. La sua bellezza è data non solo dalle opere d'arte conservate all'interno, ma anche dalla sua storia secolare che ha visto alternarsi tantissime maestranze importanti, ognuna delle quali ha lasciato una parte di se nell'edificazione della chiesa. Mirabile sintesi tra architettura, scultura, arti decorative e pittura è oggi considerato gioiello dell'architettura romanico-gotica. Da vedere all’interno l’importante cappella Nuova o di San Brizio, un vero gioiello d'arte, affrescata dal pittore Luca Signorelli che vi mise mano dal 1499 dopo che il Beato Angelico lasciò interrotti i lavori.

Perugia – Fontana Maggiore
Tra i più alti esempi di scultura duecentesca è opera di Nicola Pisano e del figlio Giovanni. Si trova al centro di piazza IV Novembre, tra la cattedrale di San Lorenzo ed il palazzo dei Priori, non ha mai avuto funzione di attingimento ma, fin dalla sua realizzazione, è stata pensata come vera e propria “Mostra d’acqua”.

Perugia – Galleria Nazionale dell’Umbria
La prestigiosa raccolta, ordinata in rigorosa sequenza cronologica, comprende una grande varietà di opere, che spaziano da dipinti su tavola, tela e murali, alle sculture in legno e pietra, alle oreficerie e tessuti, tutti altamente esemplificativi della produzione artistica italiana tra XIII e XIX secolo. Tra i capolavori di epoca medievale e rinascimentale spiccano opere di Arnolfo di Cambio, di Nicola e Giovanni Pisano, Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Piero della Francesca e Francesco di Giorgio Martini. Ampio spazio è riservato agli artisti umbri - Benedetto Bonfigli, Bartolomeo Caporali, Fiorenzo di Lorenzo – e in particolare ai celebri dipinti di Perugino, Pintoricchio e dei loro allievi e seguaci.

Perugia – Museo archeologico nazionale dell’Umbria
Il museo ha sede nell’ex convento di San Domenico, situato lungo corso Cavour, poco fuori le mura etrusche di Perugia. La visita al museo rappresenta una preziosa opportunità per conoscere le collezioni di reperti etruschi tra le più ricche d’Italia, formatesi soprattutto nel corso di scavi ottocenteschi alle necropoli in territorio perugino. Accanto ai reperti di più antica acquisizione, il visitatore potrà apprezzare numerosi materiali provenienti dagli scavi susseguitisi dopo la nascita dell’istituzione della Soprintendenza (1964) e presentati al pubblico secondo i più moderni criteri espositivi. Una consistente quantità di reperti preistorici, inoltre, completa il percorso museale.

Perugia - Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo…
Il museo si trova nella piazza principale di Perugia, piazza IV Novembre, di fronte alla Fontana Maggiore e adiacente all’ingresso della cattedrale. E' stato riaperto al pubblico dopo interventi di restauro che ne hanno notevolmente ampliato gli spazi espositivi. Il museo è costituito da opere provenienti dalla cattedrale e da chiese della diocesi: oreficerie, paramenti liturgici, dipinti e sculture che offrono una preziosa testimonianza della produzione artistica dall’XI al XIX secolo. Da qualche anno nel museo del Capitolo della Cattedrale visite guidate portano alla scoperta di un percorso archeologico che si sviluppa per circa 1 km al di sotto della cattedrale, edificata proprio sopra un terrazzamento della città etrusca, e permette al visitatore di affacciarsi su diverse epoche della città (etrusca, romana, tardoantica, medievale).

Città di Castello – Collezione Burri a Palazzo Albizzini e negli Ex Seccatoi del Tabacco
La collezione di Alberto Burri (1915-1995) si articola in queste due distinte sedi: la prima, dimora quattrocentesca della famiglia Albizzini, è stata acquisita nel 1978 e in breve recuperata come sede della Fondazione, che vi ha collocato la produzione dell’artista dal 1948 al 1989.  Inaugurato nel 1990, il complesso degli ex Seccatoi completa l’organica collezione Burri con l’esposizione delle opere di grande formato.

Orvieto – Pozzo di San Patrizio
Il pozzo fu fatto scavare da papa Clemente VII che si era rifugiato ad Orvieto durante il sacco di Roma del 1527. Esso venne realizzato per garantire acqua alla cittadina in ogni momento dell’anno, in caso di calamità oppure per un prolungato stato di assedio. Il progetto fu affidato al fiorentino Antonio da Sangallo il Giovane. A sezione circolare è profondo 62 metri.

Spoleto – Rocca albornoziana e Museo Nazionale del Ducato
La Rocca si trova nella parte alta del centro storico di Spoleto. Fu edificata per volere del Cardinale spagnolo Egidio Albornoz a partire dal 1360. Fu sede di legati pontifici e papi. Oggi, con il progressivo recupero degli ambienti e dei dipinti murali che ancora ne ornano le pareti, il complesso ha finalmente ritrovato il suo fascino primitivo. All’interno si trova il museo che documenta la storia del Ducato spoletino, nato grazie ai Longobardi, popolazione germanica che ruppe l'unità politica della penisola italiana nel VI secolo d.C. Il percorso museale propone un interessante documento di conoscenza del territorio dal IV al XV secolo e contemporaneamente illustra, tramite pannelli, la bellezza degli ambienti affrescati in cui le opere sono esposte.

Terni – CAOS
La sede del museo è stata ristrutturata per ospitare negli spazi dismessi della ex fabbrica Siri - Centro Arti Opificio Siri (C.A.O.S.) - raccolte d'arte e mostre.
Al suo interno si trova il Museo Archeologico, il Museo d'Arte moderna e contemporanea "Aurelio de Felice", un teatro sperimentale, una caffetteria, un bookshop e laboratori didattici.
In particolare per quanto riguarda il museo Archeologico il percorso si snoda attraverso diciassette sale organizzate in due sezioni, una dedicata alla storia preromana, l’altra a quella romana. Nel nuovo museo d'Arte Moderna e Contemporanea, allestito con criteri innovativi, sono invece ospitate opere d'arte che vanno dal XV al XIX secolo, tra le quali spiccano quelle dei maestri del Rinascimento italiano come Piermatteo d'Amelia e Benozzo Gozzoli o artisti di ambito locale. Trovano spazio anche la collezione di dipinti naif di Orneore Metelli e quella di sculture di Aurelio De Felice. Sono a disposizione dei visitatori le opere grafiche di artisti come Chagall, Mirò, Leger e Kandinsky.

Terni - Parco archeologico di Carsulae
Il Parco comprende le rovine del municipio romano di Carsulae, sorto ai lati della via Flaminia, presso San Gemini, località nota sin dall’antichità per le sue fonti di acque minerali. Del ricco e attivo centro, pianificato in età augustea, sono visibili i resti dei principali monumenti pubblici, civili e religiosi.

Gubbio – Palazzo dei Consoli
Il palazzo si trova nel centro storico della città. L’edificio è ben visibile anche da lontano, la sua facciata prospetta infatti su piazza Grande, terrazza pensile, fulcro politico della Gubbio trecentesca. Venne costruito nel XIV secolo per essere la residenza della suprema magistratura del libero comune ed attualmente è sede del Museo civico, composto dalla raccolta archeologica e dalla pinacoteca. La parte archeologica conserva le famosissime Tavole eugubine, il più importante documento in lingua umbra e la più ampia descrizione di riti religiosi mai rinvenuta.



Festival musicali, stagioni liriche o concertistiche

Spoleto - Festival dei Due Mondi
Il Festival dei Due Mondi di Spoleto è per tutti gli amanti dell'arte, della danza, della musica e del teatro. - www.festivaldispoleto.com

Perugia - Umbria Jazz
Dal 1973 per i dieci giorni del festival  Perugia diventa una vera e propria cittadella della musica, con spettacoli e concerti che si susseguono ad ogni ora della giornata, da mezzogiorno fino a tarda notte. Ogni sera alle 21 vanno in scena i concerti più importanti della giornata nel principale spazio dedicato alla manifestazione, l'Arena di Santa Giuliana. - www.umbriajazz.com

Magione - Trasimeno Music Festival
Il festival nasce dal felice incontro tra la grande pianista canadese Angela Hewitt e la cittadina di Magione: sulle sponde del lago Trasimeno una settimana di musica di altissimo livello. - www.trasimenomusicfestival.com

Lago Trasimeno - Trasimeno Blues
Un viaggio musicale che parte dalle radici del Blues fino alle sonorità contemporanee all’insegna dell’innovazione e dell’avanguardia. Con concerti e tanti eventi collaterali si esibiranno i migliori interpreti internazionali della musica blues nei medievali borghi del lago Trasimeno e in suggestivi scorci naturalistici. - www.trasimenomusicfestival.com

Gubbio - Gubbio Summer Festival
Manifestazione di respiro internazionale che vede ogni anno come protagonisti celebri musicisti, docenti e concertisti ed innumerevoli giovani talenti provenienti da tutto il mondo. Un ricchissimo cartellone in cui si succederanno lezioni, seminari, laboratori musicali, concerti in luoghi ricchi di storia e fascino. - www.gubbiosummerfestival.it

Gubbio - Gubbio No Borders Festival
Il festival, dialogo tra generi di arte che hanno come protagonista il jazz italiano, si articola tra musica, arti visive e riflessioni. Fa da cornice ai concerti lo storico Teatro Romano. - www.gubbionoborders.it

Umbria Folk Festival
La kermesse che lega musica, enogastronomia, tradizioni popolari e culture diverse. - www.umbriafolkfestival.it

Città di Castello - Festival delle Nazioni
La manifestazione dedicata alla musica da camera, musica classica e al balletto. - www.festivalnazioni.com

Todi - Todi Arte Festival
Prestigioso festival con eventi culturali di grande rilievo, si articola nel magnifico scenario di piazza del Popolo, presso il Teatro Comunale e nel Complesso delle Lucrezie. - www.todiartefestival.com

Narni - Black Festival - Spettacoli di musica blues
La manifestazione dedicata alla musica soul. www.narniblackfestival.it

Umbria - Umbria Music Fest
Il festival, che si svolge in vari comuni dell'Umbria, propone l’eccellenza dell’arte declinata nelle forme espressive della musica, della lirica, della danza, del cinema, della letteratura, delle arti figurative. - www.umbriamusicfest.it

Foligno - Segni Barocchi Festival
Il festival ha costruito, in più di trenta anni, un vero e proprio laboratorio interdisciplinare della cultura barocca e può considerarsi una delle più importanti esperienze europee.

Assisi - Assisi Festival
Solidarietà ed ecologia. Cooperazione internazionale ed educazione alimentare. Con mostre, seminari, dibattiti e concerti gli "United Artists for Peace" promuovono la "cultura della pace". - www.peacefestival.com

Perugia - Sagra Musicale Umbra
Istituita nel 1937, la Sagra musicale umbra è uno dei più prestigiosi ed importanti avvenimenti culturali umbri che coinvolge, oltre al capoluogo, altri centri della regione. La Sagra ha il merito di aver promosso in Italia la conoscenza della musica sacra e della musica del Novecento. - www.perugiamusicaclassica.com

Spoleto - Stagione del Teatro lirico sperimentale "A. Belli
La stagione dedicata al mondo della lirica e ai nuovi linguaggi sperimentali. - www.tls-belli.it

Umbria - Umbria Gospel Festival: Soul Christmas
Le migliori voci Gospel tornano nelle chiese e nei teatri dei borghi umbri per annunciare la Natività con l'emozionalità del proprio canto. - www.trasimenoblues.it

Orvieto - Umbria Jazz Winter
La versione invernale del Festival, dedicato alla musica jazz, propone cinque giorni di grande musica che avranno come teatro naturale gli ambienti di una delle più belle e storiche città dell'Umbria: Orvieto. Ogni anno molti i nomi importanti in programma. - www.umbriajazz.com

 



TURISMO SPORTIVO


L’Umbria è terra ideale per la pratica dello sport all'aria aperta grazie al suo ambiente naturale adeguato alla pratica di diverse attività sportive. Dall’escursionismo a piedi e a cavallo alla bike e mountain bike (www.bikeinumbria.it) con tantissimi percorsi adatti ad ogni livello di difficoltà.  L'appassionato velista troverà presso il Lago Trasimeno strutture adeguate e un campo di regata. Più in generale laghi, fiumi e torrenti della regione consentono di praticare sport come canottaggio, canoa e rafting. Nel Parco del Monte Cucco i più coraggiosi possono dedicarsi al volo a vela o praticare sci da fondo sulle piste di Pian delle Macinare o nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, lungo Pian Piccolo. O ancora, nel ventre delle montagne ricche di grotte carsiche, trovare lo spunto per affascinanti itinerari speleologici. Per chi invece predilige lo sci alpino ha a disposizione quindici chilometri di piste di diversa difficoltà a Forca Canapina di Norcia.
Chi cerca un rapporto più tranquillo con la natura ha nell'oasi del WWF di Alviano una sede privilegiata per il birdwatching e nell’orienteering una divertente attività per esplorare il bosco e, più in generale, l'ambiente naturale. Né manca la possibilità per gli appassionati del golf di praticare il loro sport preferito in uno dei numerosi green presenti nel territorio regionale.



Top ten siti naturali e paesaggistici

Sei parchi regionali e un parco nazionale tutelano e valorizzano il patrimonio paesaggistico della Regione

Cascata delle Marmore: (Terni) di grande valore paesaggistico, la cascata é famosa per lo spettacolare salto d’acqua di 165 m, proveniente dal fiume Velino, tra pareti rocciose e boschi. Oltre ai percorsi lungo i sentieri che costeggiano i salti della cascata, vi sono tre punti panoramici: vista dal Belvedere inferiore, da piazzale Byron e dal Belvedere superiore.

Le Grotte del Monte Cucco: (Costacciaro) il complesso ipogeo del monte Cucco è tra i più interessanti dell’Italia centrale. Esso costituisce una vera e propria palestra di indagine sul carsismo.
Le grotte, già conosciute nel Cinquecento, stupiscono soprattutto per le loro spettacolari formazioni stallattitiche e stalagmitiche e per l’eccezionale susseguirsi di pareti, caverne, canali e laghetti.

Lago Trasimeno: (Castiglione del Lago, Magione, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno) specchio d’acqua poco profondo che include le tre isole. Per la superficie è il più grande lago dell’Italia peninsulare ed è il quarto d’Italia. La sua origine è connessa con lo “scodellamento” delle acque dell’antico bacino della Valdichiana nell’area del Trasimeno, dovuto a
movimenti orogenici e tettonici. L’emissario e l’immissario sono artificiali.

Valnerina: (Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera) l’area corrisponde al tratto dell’Alta Valle del Fiume Nera. Assume un elevato interesse geobotanico poiché in esso sono presenti tutti gli aspetti vegetazionali e floristici tipici dei corsi d’acqua appenninici, aspetti per lo più ben conservati, tanto da qualificare il Nera come il fiume più significativo dell’Umbria dal punto di vista ambientale. Di notevole valore naturalistico sono i lunghi tratti di foresta a galleria composta da salici, pioppi ed ontani e la ricca vegetazione favorita dallo scarso inquinamento delle acque.

Monte Subasio: (Assisi e Spello) area sommitale del massiccio calcareo che comprende, tra i rilievi maggiori, anche il monte Civitelle (1270 m s.l.m.) e il monte Sermolla (1192 m s.l.m.). Significativi sono i fenomeni carsici che si manifestano attraverso cavità sotterranee e doline, localmente denominate mortari. Il Mortaro Grande, il Mortaro Piccolo e il Mortaro delle Trosce sono tra i fenomeni più importanti e ben visibili. Gli ampi pascoli costituiscono uno dei migliori esempi in Umbria di pascoli calcioli submontani. Vi sono poi numerose e particolari specie di fiori tra cui il narciso, simbolo del monte, così come rilevante è la presenza di leccete secolari.

Lago e Oasi di Alviano: (Alviano, Guardea e Montecchio) esteso all’estremità meridionale del Parco, è un bacino formato dallo sbarramento del fiume Tevere per produrre energia elettrica (1963). L’evento ha generato più di 500 ettari di palude, lago, acquitrini, bosco igrofilo: un importante ecosistema tutelato con l’istituzione dell’Oasi di protezione della fauna, rappresentata da rari uccelli acquatici che sostano nell’area per riprodursi e rifornirsi di cibo. L’Oasi è dotata di punti ben attrezzati per la pratica del birdwatching.

Gola del Forello: (Baschi e Todi) il sito assume un grande valore botanico per la presenza di piante casmofitiche tipiche di ambienti rupestri e semirupestri, caratterizzate da un buono stato di conservazione. Compresa tra l’asta del fiume a sud-ovest di Todi e il lago di Corbara, corrisponde alla stretta e lunga gola calcarea incisa dal Tevere, che forma una profonda ansa delimitata a sud dall’imbocco della Valle Pasquarella e a nord dal rilievo calcareo La Roccaccia (411m s.l.m.) in località Titignano. Lungo questo fianco si apre un articolato ed esteso sistema ipogeo di cavità carsiche, denominato Grotte della Piana e dove la cavità principale si sviluppa per oltre 2 Km.

Area naturale protetta di San Venanzo: (San Venanzo) poco distante dal borgo di San Venanzo, a ridosso del monte Peglia, l’area comprende una zona vulcanologia caratterizzata da tre piccoli vulcani attivi fino a circa 265.000 anni fa. Il magma, che ha alimentato l’attività vulcanica, doveva provenire da grandi profondità, circa 80-100 Km. La colata lavica di Venanzite, che è possibile osservare percorrendo un sentiero attrezzato all’interno del Parco Vulcanologico, è del tipo Kamafugiti, tra le più rare al mondo e presente in piccoli affioramenti dell’Uganda, della Cina e del Brasile.

Piani di Castelluccio di Norcia: (Norcia) si tratta del più ampio sistema appenninico di altipiani di origine tettonico-carsica, con il Pian Perduto, a nord, comunicante con il Pian Grande di Castelluccio di Norcia ed il Pian Piccolo, a sud, in pieno settore bioclimatico montano.
La natura calcarea, che caratterizza l’area, ha consentito, attraverso l’azione delle acque, l’origine di estese cavità ipogee, la formazione di doline ad imbuto, di scodelle, di fossi e di inghiottitoi.
L’area assume notevole importanza anche per la presenza, nei piani, di mosaici vegetazionali unici, formati da associazioni idrolitiche dei prati umidi e palustri e dei pascoli montani.

Marcite di Norcia: (Norcia) è l’area pianeggiante che occupa il settore settentrionale del piano di Santa Scolastica, ad ovest della città di Norcia; attraversata dal fiume Sordo, ricca di sorgive e solcata da un reticolo artificiale di canali, viene periodicamente inondata con pratiche agricole risalenti al Medioevo. Tale sistema di irrigazione, reso possibile anche grazie alle particolari condizioni geologiche e al regime idraulico della zona, assicura ai prati, verdeggianti per
tutto l’anno, un velo d’acqua costante sia in inverno che in estate, esercitando così un’azione termoregolatrice sulla vegetazione. Questo particolare tipo di prati umidi costituisce per l’Italia un ambiente unico e di grande valore culturale, paesaggistico e storico, oltre che agrario.

 

Percorsi enogastronomici e vinicoli

www.stradevinoeolio.umbria.it Per scoprire i segreti dell’arte vinicola, uno spunto viene dalle quattro “Strade del vino” e quella dell’Olio DOP Umbria, itinerari enogastronomici con un occhio alle bellezze storiche e artistiche: la Strada del Sagrantino, che si estende intorno a Montefalco; la Strada dei Vini del Cantico che unisce Todi, Perugia, Torgiano, Spello e Assisi; la Strada del Vino Colli del Trasimeno e la Strada dei Vini Etrusco-Romana, che si incunea nella provincia di Terni seguendo il corso del Tevere mentre quella dell’Olio percorre tutte e cinque le sottozone di produzione. Il delizioso borgo di Torgiano ospita anche il Museo del Vino della Fondazione Lungarotti mentre i Musei che meglio conservano e tramandano la cultura dell’olio sono il Museo della Civiltà dell’Ulivo di Trevi e il Museo dell’Olivo e dell’Olio di Torgiano.

Centri benessere e Spa

Negli ultimi anni in Umbria si è registrato un vero e proprio boom nel settore turistico ricettivo del benessere grazie alla proposta di un nuovo modo di fare vacanza, che costituisce la filosofia del “buon vivere”, basata su una formula che coniuga il relax alla natura, alla cultura e all’eno-gastronomia permettendo di “vivere il benessere” autenticamente. (http://www.umbriabenessere.eu)  

 

Agriturismi, Strutture ricettive ed alberghiere

 

Una ampissima gamma di proposte legate all’ospitalità rende il soggiorno indimenticabile: alberghi, residenze d’epoca, country house, bed & breakfast, campeggi e appartamenti per vacanze e, ovviamente, agriturismi hanno come denominatore comune quello della qualità (quarta miglior regione d’Europa per il turismo enogastronomico e migliore regione d’Italia come punteggio delle recensioni nel 2012 secondo Trip Advisor). Alla fine del viaggio la certezza trova conferma: l’Umbria, per il bello, ha una vera vocazione.
Ospitalità, vacanze e turismo in Umbria: agriturismi, case vacanza, hotel, country house tutto su www.alberghi.regioneumbria.eu con possibilità di personalizzare la ricerca in base ad ogni tipo di esigenza

Accademie del gusto o di cucina
Università dei Sapori (www.universitadeisapori.it): Corsi a tema, sotto la guida di chef, per imparare a cucinare i piatti più gustosi e sorprendenti. Corsi di cucina di base, corsi di cucina tradizionale, corsi di cucina senza glutine, corsi di pizzeria e panificazione, corsi per imparare a fare i dolci e corsi sul cioccolato.  Scuola del Cioccolato Perugina (www.perugina.it): I corsi della Scuola del Cioccolato Perugina sono rivolti al grande pubblico e sono fatti con la semplice strumentazione che i partecipanti hanno a casa propria, per dare la possibilità di poter rifare quanto appreso in aula. 

 

MULTIMEDIA:
19 applicazioni e 4 ebook tradotte in multilingua scaricabili gratuitamente da Apple Store e Google Play. NOVITA’: Segni Etruschi (L’applicazione sulle tracce dell’antico popolo), Via di Francesco (Per seguire i  percorsi del pellegrinaggio), Bike in Umbria (I precorsi in bicicletta) sono tutte con augmented reality ed Enogastronomia in Umbria (Per un viaggio tra le eccellenze da gustare) con il controllo vocale.
UMBRIA  APP
Umbria APP Contenitore
, Caos Museum, Festival delle Nazioni, Musei Umbria, Eventi e News, Luca Signorelli, Nati per leggere, UmbriaJazz Official App, Parchi Umbria, Festarch, Spoleto Festival dei 2 Mondi, Guida Mostra Luca Signorelli, Biblioteche Umbria,.Attenti Online
EBOOK
Bike in Umbria, Segni Etruschi, Guida Generale, Umbria Regione

 

 

INFO:

Jean Paul Sia

Comunicazione Servizio Turismo e promozione integrata
Regione Umbria
Via Mario Angeloni, 61
06124 PERUGIA

Fonte: http://www.turismo-regioni.it/_admin/download.asp?f=20140107172445.doc&sid=4

Sito web da visitare: http://www.turismo-regioni.it/

Autore del testo: indicato nel documento di origine

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

Umbria verdissima e colta

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Umbria verdissima e colta

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

Argomenti

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

 

 

Umbria verdissima e colta