Manzoni Alessandro

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Manzoni Alessandro

 

Manzóni, Alessàndro (Milano 1785-1873) Scrittore. Nacque a Milano il 7 marzo 1785 da Pietro Manzoni e da Giulia Beccaria, figlia di Cesare. A sei anni, il piccolo Alessandro, venne mandato a studiare nel collegio dei Somaschi a Merate e nel 1796 si trasferì nel collegio, sempre somasco, di Lugano. Dal 1798 al 1801 proseguì e terminò i propri studi il collegio barnabita dei nobili a Milano. Nel 1801 Alessandro compose il suo primo poemetto Del trionfo della libertà. Terminati gli studi egli visse, per quattro anni, nella casa paterna a Milano, intervallando questo periodo con alcuni mesi di soggiorno a Venezia. Già dal 1792 i genitori si erano separati e la madre viveva a Parigi con il conte Carlo Imbonati. Durante questi anni, Alessandro scrisse sonetti, sermoni, frammenti di odi e l'idillio Adda. Il 15 marzo 1805 morì a Parigi il conte Carlo Imbonati, così Manzoni si trasferì a Parigi dalla madre e scrisse il carme In morte di Carlo Imbonati. Due anni dopo, tornò a Milano e vi si stabilì. Il 6 febbraio 1808 Manzoni sposò, secondo il rito calvinista, Enrichetta Blondel, una donna svizzera incontrata l'anno prima. Nel giugno dello stesso anno gli sposi partirono per Parigi. Qui il 23 dicembre nacque la loro prima figlia che venne chiamata Giulia Claudia in onore della nonna e del padrino Claudio Fauriel. Manzoni nel frattempo scrisse il poemettoUrania, che uscì a Milano nel 1809. Il 15 febbraio 1810 Alessandro ed Enrichetta si sposarono secondo il rito cattolico. Nell'aprile, sotto la guida dell'abate Degola, Enrichetta iniziò la propria istruzione religiosa che si concluse il 22 maggio nella chiesa di Saint-Séverin, dove ella abiurò solennemente abbracciando la fede cattolica. Il 2 giugno, i coniugi Manzoni, lasciarono Parigi per trasferirsi definitivamente a Milano. Nell'agosto dello stesso anno Manzoni si confessò e in dicembre fece la prima comunione e questa nuova fede religiosa si rivelò un luogo tranquillo e sicuro per la sua inquietudine. Tale esperienza religiosa però non venne trasformata in un costruttivo fatto privato, grazie al quale ci si sarebbe potuti chiudere nei sereni affetti familiari e nella rassegnata accettazione del male del mondo. Le nuove convinzioni religiose del Manzoni non gli fecero assumere una posizione distaccata dal mondo, introversa e meditativa, non ruppero i legami con la sua educazione e cultura giovanile né contrastarono gli atteggiamenti mentali derivati dagli illuministi e ideologi in Italia e in Francia. Al contrario di altre clamorose conversioni, questa non disintegrò l'uomo vecchio per far spazio a quello nuovo, ma fu un maturo trapasso da una illuminata persuasione intellettuale a una più profonda e fervida convinzione morale. Il 5 settembre 1811 nacque la figlia Luigia Maria Vittoria, che purtroppo morì lo stesso giorno. L'anno dopo la famiglia si trasferì nel palazzo Beccaria e Manzoni iniziò a lavorare agli Inni sacri e tra il 1812 e il 1815 ne scrisse quattro: Natale, Pasqua, Risurrezione, Nome di Maria. Già queste opere, che celebrarono la verità rivelata, mostrarono la novità manzoniana nello spirito che li animò e soprattutto nello stile: gli aggettivi-epiteti, sollevati dalla loro abituale funzione decorativa, risaltarono per la loro statura morale. Nel 1813 nacque il primo figlio maschio, Piero. Nel 1816 Manzoni iniziò a scrivere il Conte di Carmagnola che terminerà nel 1820, nel 1817 cominciò a lavorare alla Pentecoste, ultimata in seguito nel 1822. Il 13 novembre 1817 nacque la figlia Sofia. Nel 1818 scrisse le Osservazioni sulla morale cattolica, che vennero pubblicate nel 1819 a Milano. In questo stesso anno tutta la famiglia si recò a Parigi, dove il 7 giugno nacque il figlio Enrico. L'anno successivo Manzoni tornò a Milano e scrisse la Lettre à M. Chauvet e iniziò l'Adelchi, terminato anch'esso nel 1822. Nel 1821 compose le odi Marzo 1821 e Cinque Maggio fece pubblicare le Tragedie. In queste opere egli scoprì, per la prima volta, i personaggi e le plebi afflitte e la loro interiorità più segreta che anche se scritta con lo stile tradizionale, riuscì a esprimere e mostrare un mondo di teneri affetti e di rara sensibilità. Il 12 agosto di questo anno, nacque la figlia Clara e l'anno successivo, Vittoria. Il 22 settembre 1823 Manzoni scrisse al marchese Cesare d'Azeglio la Lettera sul Romanticismo e nello stesso anno portò a termine la prima stesura del romanzo Fermo e Lucia, iniziato il 24 aprile 1821. Il 18 marzo 1826 nacque il figlio Filippo.

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario..doc

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it/

 

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