Napoleone I

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Napoleone I

 

Napoleóne (I) (Ajaccio 1769-Sant'Elena 1821) Imperatore francese. Nacque ad Ajaccio il 15 agosto 1769. Fu un bambino difficile, taciturno, introverso, ostinato e molto ambizioso. A dieci anni imparò il francese ad Autun. Dal 1779 al 1785 ottenne un posto gratuito all'Accademia militare di Brienne, fu un allievo di media capacità ma molto abile in matematica, storia e geografia, estremamente puntiglioso e aggressivo verso gli individui più forti fisicamente. Il suo passatempo preferito erano i giochi tattici. A sedici anni divenne portabandiera, sottotenente nel reggimento di artiglieria La Fère e fece tirocinio nelle guarnigioni di provincia come Auxonne e Valence. Amante della lettura, oltre a Plutarco, Voltaire e Rousseau, lesse molti scritti militari e numerose altre opere. In questo periodo, non fu particolarmente attratto dalla Francia e dai suoi avvenimenti, il suo mondo fu la famiglia della quale si prese carico dopo la morte del padre nel 1775. Nel 1789 dopo la presa della Bastiglia cercò di portare le idee della rivoluzione in Corsica per risollevare l'isola e renderla libera. Due anni dopo entrò a far parte come tenente del club giacobino di Valence. Nel 1792 divenne capitano e nel febbraio 1793 prese parte a un colpo di mano contro la Sardegna. Nel frattempo a Parigi i girondini furono sconfitti dai giacobini e per questo motivo in giugno i Bonaparte abbandonarono la Corsica. Il 17 dicembre Napoleone divenne tenente colonnello di artiglieria, il 19 costrinse Tolone alla resa e il 22 venne promosso generale di brigata, infine, il 7 febbraio 1794, divenne comandante dell'armata d'Italia. Diventato amico di Robespierre, dopo la sua caduta il 27 luglio 1794, fu arrestato per alcune settimane e dopo la liberazione congedato, il 5 ottobre 1795 venne comunque ripreso in servizio e sconfisse la rivolta realista del mese di Vendemmiaio. Il 26 ottobre fu nominato comandante supremo dell'armata interna. Il 9 marzo 1796 Napoleone sposò Joséphine Beauharnais e il 27 assunse il comando a Nizza. Nell'aprile dello stesso anno condusse la campagna-lampo contro il Piemonte, riportando la vittorie di Montenotte (12 aprile), Millesimo (13 aprile), Dego (15 aprile), Mondovì (21 aprile) e concludendo con l'armistizio di Cherasco (28 aprile). Quindi, il 10 maggio, sconfisse gli austriaci a Lodi e cinque giorni più tardi entrò a Milano. Pose l'assedio di Mantova e dopo varie battaglie nel gennaio 1797 sconfisse definitivamente gli austriaci a Rivoli, il 2 febbraio Mantova si arrese. Nello stesso mese il papa si vide costretto a scendere a patti e firmò la pace di Tolentino che costò allo Stato della Chiesa le Legazioni. Napoleone non perse tempo e con una marcia forzata attraversò le Alpi, dirigendosi verso Vienna. Il 18 aprile concluse con l'Austria i preliminari di pace, il 2 maggio dichiarò guerra a Venezia. Uomo senza paura, resistente alla fatica e molto vicino ai suoi soldati, passava intere notti a studiare i piani di battaglia. Nelle sue campagne, in particolare in Italia, spogliò chiese e musei dei loro beni artistici e culturali, ammassando numerosi capolavori che fecero dell Louvre il centro della pittura mondiale. Il 17 ottobre 1797 venne firmata la pace di Campoformio con la quale Venezia veniva assegnata agli Asburgo a titolo di compenso per il Belgio e la Lombardia. Nel dicembre Napoleone tornò a Parigi dove venne festeggiato e ricompensato con un seggio all'Istituto di Francia. L'anno dopo ebbe modo di manifestare le proprie doti diplomatiche al congresso di Rastatt. Tornò quindi all'azione, colpendo l'Inghilterra attraverso l'Egitto. Il 19 maggio 1798 si imbarcò per l'Egitto con un esercito, messogli a disposizione dal Direttorio nella speranza di liberarsi di lui. Napoleone occupò Malta, dove spodestò l'Ordine dei Cavalieri, sbarcò ad Alessandria e il 21 luglio sconfisse i mamelucchi a Giza. Il 1° agosto l'ammiraglio Nelson gli distrusse la flotta ad Abukir e gli sbarrò la via del ritorno. Napoleone si diresse quindi verso la Siria contro i Turchi, ma dopo otto vani tentativi di conquistare San Giovanni d'Acri nel maggio 1799 decise di ritirarsi. Il 23 agosto lasciò l'Egitto, sbarcò a St. Raphaël e si diresse verso Parigi. Qui il 18 Brumaio, appoggiato da senatori, deputati ed esponenti della finanza, mise in atto un colpo di stato con il quale abbatté il Direttorio. Il 24 dicembre entrò in vigore l'istituzione del Consolato e Napoleone assunse la carica di Primo Console. Il suo programma era molto semplice ed egli poté contare sull'esercito. Favorì la produzione delle merci e l'impresa industriale e garantì una certa sicurezza all'agricoltura. I vagabondi vennero spediti alla forca con i pretesti più futili, ai propri collaboratori perdonò gli errori commessi in passato. Il 13 febbraio 1800 venne fondata la Banca di Francia e un'amministrazione semplificata delle imposte assicurò il pagamento più rapido dei tributi. Il 17 febbraio una legge creò il sistema amministrativo dei prefetti, sottoprefetti e sindaci. Napoleone intervenne anche nei dibattiti per il codice civile che venne terminato solo il 27 marzo 1804.

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario..doc

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it/

 

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