Stendhal

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Stendhal

 

Stendhal (Grenoble 1783-Parigi 1842) Scrittore francese. Di famiglia borghese, perdette la madre a soli sette anni. Il padre venne imprigionato nel 1794 durante il terrore. Nel 1799 andò a Parigi dove ottenne un impiego presso il Ministero della Guerra, dove lavorava anche il cugino Pierre Daru. Nel 1800 partì per l'Italia, come sottotenente nei dragoni. Il soggiorno in Italia gli dette l'opportunità di conoscere la musica di D. Cimarosa e le opere di V. Alfieri. Nel 1801 partecipò alla campagna d'Italia nell'esercito napoleonico, servendo nello stato maggiore del generale Michaud. A Milano Stendhal entrò in contatto con gli intellettuali della rivista Il Conciliatore e si avvicinò alle esperienze romantiche. Nel 1802, si congedò dall'esercito. finendo poi come funzionario dell'amministrazione imperiale in Germania, Austria e Russia, ma senza partecipare alle battaglie dell'esercito napoleonico. Nello stesso anno divenne amante di M.me Rebuffel, la prima della decina di amanti delle quali si conosce nome e cognome. Ritiratosi nel 1814, si trasferì a Milano nel 1815, ove nel 1817 pubblicò Roma, Napoli, Firenze, inno di simpatia per l'Italia. Nello stesso anno fu a Roma, Napoli, Grenoble, Parigi, poi, per la prima volta, a Londra. Nel 1821 fece un secondo viaggio in Inghilterra, agitato da dispiaceri amorosi, un terzo viaggio nel 1826 fu ugualmente disperato. Gli anni successivi delineano quasi un vagabondaggio per l'Europa. Passato ancora in Italia nel 1827, fu espulso dall'Italia con l'accusa di essere una spia, a Parigi iniziò la collaborazione a un giornale, attraverso il quale poté delineare il suo programma romantico, caratterizzato dal riconoscimento della storia quale componente fondamentale della letteratura. Restò a Parigi nel 1828 alla ricerca di un impiego, viaggiò nel sud della Francia nel 1829, nel 1831 fu a Trieste, poi a Civitavecchia (dove svolse la funzione di viceconsole francese), nel 1833 di nuovo a Parigi e Lione, nel 1834 in Italia, nel 1836 a Parigi, nel 1837 effettuò due lunghi viaggi in Francia, nel 1839 fu a Napoli accompagnato da P. Mérimée, nel 1840 fu ancora in Italia. Nel 1841 ebbe un primo colpo apoplettico e tornò a Parigi, morì nel marzo dell'anno successivo. Fu sepolto nel cimitero di Montmartre, la tomba reca l'iscrizione "Henry Beyle milanese". Stendhal ha lasciato numerosi saggi, tra i quali si ricordano Vite di Haydn, Mozart e Metastasio (1815), Storia della pittura in Italia (1817), Sull'amore (1822), Racine e Shakespeare (1823), Vita di Rossini (1823), Passeggiate a Roma (1829), Ricordi di egotismo (postumo 1893), Ricordi di un turista (1838). La sua notorietà è legata soprattutto ai suoi quattro romanzi Armance (1826), Il rosso e il nero (1830), La Certosa di Parma (1839) e Lucien Leuwen (pubblicato postumo, 1894). Armance fu ispirato dalla relazione con Matilde Viscontini Dembowski: rappresenta il primo esempio di romanzo, nel quale la vicenda amorosa viene ambientata storicamente consentendo all'autore di analizzare e criticare la società contemporanea. Il successivo Il rosso e il nero offre un quadro della Francia negli anni che precedono la rivoluzione di Luigi Filippo di Orléans (1831). Il romanzo Lucien Leuwen ha come sfondo la Francia della monarchia di Luigi Filippo, verso la quale si appunta la satira dell'autore. I temi principali della sua produzione letteraria sono una marcata sensibilità romantica e un fervido spirito critico, che danno vita alla filosofia della chasse au bonheur, egotismo tipico di tutti i suoi personaggi, l'analisi delle passioni, dei comportamenti sociali, l'amore per l'arte e per la musica, la ricerca epicurea del piacere vengono espressi attraverso una scrittura personalissima, nella quale il realismo dell'osservazione oggettiva e il carattere individuale della sua espressione si fondono in maniera armonica. Per tutti questi motivi Stendhal è stato quasi ignorato dai suoi contemporanei, con l'eccezione di H. de Balzac, ma viene adorato dai posteri. Miscelando sapientemente l'ambientazione storica e l'analisi psicologica, i suoi romanzi descrivono il clima morale e intellettuale della Francia. Stendhal è considerato l'iniziatore del romanzo moderno, che ha ispirato la grande narrativa di costume dell'800. Tra gli scrittori moderni, è considerato l'autore meno invecchiato dell'Ottocento. Il suo positivismo non contaminato dalle ideologie parla al lettore un linguaggio di estrema modernità.

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario..doc

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it/

 

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