Psicoanalisi

Psicoanalisi

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Psicoanalisi

Freud e la psicanalisi

Dalla medicina alla psicanalisi

Freud (Freiberg, Moravia 1856 – Londra 1939) ha una formazione medica, si laurea in Medicina a Vienna nel 1881 ed ottiene la cattedra di neuropatologia nel 1885.  Si interessa agli studi di neurologia e, dopo la laurea, compie un viaggio d’istruzione in Francia a Parigi presso la scuola del neuropatologo Charcot.Questo medico francese aveva scoperto che, applicando l’ipnosi ai pazienti e ricorrendo alla suggestione, i sintomi dell’isteria potevano essere ridotti o bloccati notevolmente.

Tornato a Vienna entra in contatto con il medico austriaco Breuer che applica, modificandolo, il metodo di Charcot. Breuer usa l’ipnosi non tanto per ridurre od impedire l’insorgere dei sintomi dell’isteria, ma piuttosto per consentire ai pazienti di ricordare e raccontare avvenimenti che hanno causato loro sofferenza. Spesso, questa narrazione porta sollievo e per un certo tempo non compaiono più i sintomi isterici. Breuer formula l’ipotesi che l’emergere del sintomo isterico sia collegato ad una sorta di blocco dell’energia affettiva provocato nella mente del paziente al momento del ricordo di un fatto particolarmente doloroso o negativo. 

Freud, insieme a Breuer, nel 1895 scrive gli “Studi sull’isteria” che contengono osservazioni basilari per tutta la ricerca successiva.
La malattia mentale è causata da un blocco affettivo conseguente allo scontro di forze psichiche contrapposte. Tale contrasto può essere tolto dal livello della coscienza, ma permane a livello inconscio e si esprime in modi e contenuti diversi. Nel processo normale di crescita si accentua l’attività di controllo della coscienza, per questo, i contenuti negati a livello di consapevolezza, si esprimono nei disturbi psichici, oppure in tutti quegli atti a cui normalmente non si dà alcuna importanza, come i lapsus, gli atti involontari, etc.

In seguito Freud, proprio nella cura dell’isteria, forma il suo metodo di analisi.

Dapprima usa anch’egli l’ipnosi, perché, proprio nello stato di minore vigilanza della psiche del paziente, è possibile accedere alle emozioni che il paziente stesso tende a negare.
In seguito, viene impiegato il metodo delle associazioni libere, dove il paziente viene invitato a esprimere immediatamente e liberamente tutto quello che pensa; l’analista sulla base di quanto detto, ed anche considerando le eventuali reticenze, ricostruisce il quadro generale dello stato mentale del paziente.
Altro strumento usato da Freud per entrare nell’inconscio che condiziona inconsapevolmente l’individuo nei suoi comportamenti è il sogno e la sua analisi o interpretazione. Nello stato onirico bisogna distinguere il contenuto manifesto del sogno, ciò che si ricorda e si può raccontare, e i pensieri nascosti, gli impulsi inconsci che provocano il sogno. Compito dell’analista è individuare questi ultimi e mettere in chiaro quello che è inconsapevole.

L’analisi della psiche (psicanalisi)

Raccogliendo le sue esperienze cliniche, Freud formula un quadro generale di come funzione la psiche umana.
Esiste un’energia psichica che ogni individuo possiede e che si esprime in una pulsione. Alle pulsioni non si può sfuggire perché sono interne e non sono simili ad uno stimolo corporeo che si può evitare. Ruolo centrale assume la pulsione sessuale e la corrispondente energia, la libido perché in questo modo viene garantita la continuità e lo sviluppo della vita; in funzione antagonista ad essa esiste un’altra pulsione opposta che tende alla distruzione di sé stessi (come osservato nel caso di alcune malattie mentali). Le due pulsioni contrarie sono anche espressione di due principi indicati con il nome eros e thanatos.
Questo intreccio di pulsioni ed istinti si svolge nella mente umana che viene immaginata come composta di tre zone sovrapposte:
1) il conscio, tutto ciò di cui siamo consapevoli 2) il preconscio, ciò di cui non siamo consapevoli ma che possiamo portare a livello di consapevolezza 3) l’inconscio, ciò che vive nel profondo della psiche e su cui il conscio non riesce ad esercitare il suo controllo.
Questa è la spiegazione data nell’opera “L’interpretazione dei sogni” (1900)

In seguito Freud dà un’altra spiegazione: non più un conflitto tra conscio ed inconscio con la mediazione del preconscio, ma il contrasto tra l’es da una parte, e l’io e il super io dall’altra.

L’es è la parte oscura, inaccessibile della nostra personalità, è la sorgente di tutte le pulsioni, assolutamente indipendente dalle leggi della morale e della ragione. L’io  è il soggetto individuale che deve mediare tra l’es e tutto quanto si frappone tra l’es e l’io, chiamato super io Quest’ultimo è  un’ istanza superiore all’individuo, come le leggi della società, la vita morale, la vita sociale, ecc. Tali norme e modi di vita vengono progressivamente assorbite dall’io e divengono parte dell’individualità. Il compito dell’io è dunque quello di svolgere funzione di filtro e controllo dell’es, attraverso una mediazione di quanto gli perviene dal super io.
Questo schema è presente nell’opera “Al di là del principio del piacere”(1920)

Riassumendo quanto esposto riguardo alla psiche, si possono individuare questi componenti:

  1. energia psichica diffusa variamente nella psiche
  2. pulsione e libido che generano complessi quando si registrano conflitti tra diverse pulsioni
  3. apparato psichico costituito da Es, inconscio, immorale, chiuso agli stimoli esterni ed  Io che rappresenta l’Es nei rapporti esterni, esprime le pulsioni dell’Es e le mette in pratica secondo le circostanze.
  1. il super Io, coscienza morale costituito nel contrasto tra Io ed Es e formato da forze inconsapevoli  che si ripiegano su di sé o si sublimano

L’io segue il “principio di realtà” ed esprime le attività psichiche che possiamo osservare. Al confine tra Es ed Io opera la “repressione” che toglie i fatti coscienti ma non graditi e li respinge nell’Es insieme alla “censura” che blocca il passaggio dall’Es all’Io.

L’Es esiste da sempre, l’Io compie la funzione di  rappresentante dell’Es  verso la realtà, il super Io si costituisce verso il quinto anno d’età, é in parte consapevole di sé ed è il luogo della coscienza morale e del senso di colpa. Il super Io è il risultato finale di complessi processi di identificazione e di interiorizzazione verso i genitori e sta alla base dei sentimenti sociali che riguardano famiglia, stato e religione

 

Psicanalisi e filosofia

La psicanalisi è interessante anche per la filosofia perché l’opera di Freud ha modificato il ruolo della ragione che nell’esaltazione positivistica sembrava ripetere le posizioni di assoluto predominio dell’età idealistica.
Freud non nega il ruolo della ragione, ma è una ragione che deve sempre combattere con forze oscure (l’inconscio) e che deve continuamente giocare il suo ruolo di mediazione con le pulsioni dell’Es e le richieste del super Io.
Inoltre l’uso dell’indagine razionale è chiaramente di tipo interpretativo, perché si tratta di operare su elementi che, a prima vista, sono inezie oppure addirittura privi di valore razionale, ma che, invece, se opportunamente interpreti rivelano la loro razionalità.

L’affermazione di questo uso della ragione provoca resistenze in coloro che sono contrari alla psicanalisi, ma la loro opposizione rivela qualcosa di più. Secondo Freud, in “Introduzione alla psicanalisi” del 1932:

“ Non crediate che la resistenza contro di noi [la psicanalisi] derivi solo dalla comprensibile difficoltà dell’inconscio o dalla relativa inaccessibilità delle esperienze che ne provano l’esistenza. Nel corso dei tempi l’umanità ha dovuto sopportare due grandi mortificazioni che la scienza ha recato al suo ingenuo amore di sé. La prima, quando apprese che la nostra terra non è il centro dell’universo, bensì una minuscola particella di un sistema cosmico. La seconda mortificazione si è verificata quando la ricerca biologica annientò la pretesa posizione di privilegio dell’uomo nella creazione, gli dimostrò la sua provenienza dal regno animale e l’inestirpabilità della sua natura animale. La terza e più scottante mortificazione, la megalomania dell’uomo è destinata a subirla da parte dell’indagine psicologica, la quale ha intenzione di dimostrare all’Io che non solo egli non è padrone in casa propria, ma deve fare assegnamento su scarse notizie riguardo a quello che avviene inconsciamente nella sua psiche.”

L’uso della ragione interpretativa è ben descritto da quest’altro passo, tratto sempre dall’ ”Introduzione alla psicanalisi”

“La psicanalisi, è vero, non può vantarsi di non essersi mai occupata di inezie. Al contrario, la sua materia di osservazione è costituita abitualmente da quei fatti poco appariscenti che le altre scienze mettono da parte come troppo insignificanti; dei rimasugli, per così dire, del mondo dei fenomeni. Non vi sono cose importantissime, che in determinate occasioni e in determinati momenti possono tradirsi solo tramite indizi estremamente lievi? Se, in qualità di agenti investigatori, partecipate alle indagini su di un assassinio, vi aspettate davvero di trovare che l’assassino abbia lasciato sul luogo del delitto la sua fotografia con tanto di indirizzo accluso, oppure non vi accontentate necessariamente di tracce relativamente lievi e non molto perspicue della persona ricercata?
Che cosa vuol dire che il lapsus ha un senso? Vuol dire che l’effetto del lapsus in quanto tale ha forse il diritto di essere considerato un atto psichico pienamente valido, perseguente un proprio fine, espressione di un contenuto e di un significato.
Se dovesse risultare che non pochi casi di lapsus verbale e di atti mancati hanno un senso, questo senso di cui non si è ancora parlato, diventerà per noi inevitabilmente la cosa di maggior interesse. Possiamo pertanto dedicarci alle indagini psicologiche sul senso, cioè sul significato, sull’intenzione, dell’atto mancato”

Un campo di applicazione particolarmente fruttuoso del metodo psicanalitico è il sogno, in riferimento a tale indagine emergono con chiarezza i caratteri della ragione indagatrice.

Interpretare significa trovare un senso nascosto. Poniamo come premessa che il sogno sia un fenomeno psichico, procediamo in base alla premessa, e vediamo che cosa ne viene fuori. Sarà il risultato del nostro lavoro a decidere se abbiamo il diritto di attenerci a questa ipotesi. Aspiriamo a ciò cui mira la scienza: comprendere i fenomeni, istituire delle connessioni fra essi, e in ultima istanza, ampliare il nostro potere su di essi. Nel caso del sogno il sognatore dice di non sapere nulla. Io dico che è molto probabile che il sognatore sappia che cosa significhi il suo sogno, solo non sa di saperlo e per questo crede di non saperlo.Il lavoro che si sforza di giungere dal sogno manifesto a quello latente è il nostro lavoro d’interpretazione.
Io affermo che non esistono sogni innocenti, il sogno non si occupa mai d’inezie.”

Tutte le manifestazioni psichiche sono determinate da un nesso di causa: ciò che a prima vista si presenta come altamente indeterminato e accidentale è, al contrario, un intreccio ordinato di cause. Nulla è privo di significato e tale senso va ricercato nella storia dell’individuo. Il ricordo, lo sbaglio, la dimenticanza hanno tutti la loro spiegazione. Ogni esperienza che abbia interessato un individuo lascia la sua traccia, il compito del ricercatore è la ricostruzione di questa rete di collegamenti causali.

In queste affermazioni si può notare un contrasto tra il modo d’intendere la ragione, non più in senso “assoluto”, idealistico e la certezza di stabilire la rete causale dei comportamenti umani.
Sembra di avvertire una contraddizione tra il metodo così “aperto” della ragione indagatrice, attenta alle inezie e la certezza dello schema “chiuso” per cui ogni evento ha la sua spiegazione. Tanto più che, come scrive Freud “L’inconscio è lo psichico stesso e la sua realtà essenziale. La sua natura intima ci è nascosta, come quella del mondo esterno, e la coscienza ci informa su di esso in modo molto incompleto, come i nostri organi di senso sul mondo esteriore”

Molto probabilmente è viva nella memoria  di Freud quell’impostazione scientifica espressa assai chiaramente nella “Concezione scientifica del mondo” dal Circolo di Vienna nel 1929 che effettivamente non lascia spazio ad ambiguità ed incertezze, e neppure riconosce l’utilità di altre discipline che non siano la scienza.

Si citano  alcuni passaggi di tale documento :

“Nella scienza non si dà “profondità” alcuna: ovunque è superficie: tutta l’esperienza costituisce un’intricata rete, talvolta imperscrutabile e spesso intelligibile solo in parte. Tutto è accessibile all’uomo. La concezione scientifica del mondo non conosce enigmi insolubili.
Il chiarimento delle questioni filosofiche tradizionali conduce, in parte, a smascherarle quali pseudo - problemi: in parte, a convertirle in questioni empiriche, soggette, quindi al giudizio della scienza sperimentale”

 

Suggestioni culturali del periodo recepite da Freud

 

Sono soprattutto due: una, quella del “Circolo di Vienna” dove emerge l’importanza della scienza, sia  sperimentale che teorica, e l’altra, rappresentata dall’interesse verso un argomento ampiamente studiato da Freud, l’ Es.
In effetti, nel 1923, esce un libro di Georg Walter Groddeck intitolato “Il libro dell’ Es” in cui Es significa propriamente una parte della psiche umana dove regnano forze ignote e incontrollabili dalle quali noi veniamo vissuti. L’Es è il potere della necessità, una forza primitiva a cui non si può sfuggire. Un altro esponente della cultura viennese, Karl Kraus dirà:”Es: il caos, la sfera, il tutto, ciò che è più grande, più sentito, che è già presente prima di ciò che per prima nasce. Luce, giorno, sera non sono soggetto (come i grammatici erroneamente suppongono), non possono essere soggetto, perché è l’Es che deve prima portarli alla luce, al giorno, alla sera, sviluppandosi in essi”. Come ultimo riferimento si può citare il linguista e filologo Spitzer che sostiene che l ‘Es discende dalla fantasia creatrice di miti degli uomini, Es regnet( in tedesco: “piove”) è altrettanto mitico di Juppiter tonat .
In altre parole, per la forza contenuta nel termine, dove c’è l’Es non può esistere un soggetto, tanto meno il “penso dunque sono” di Cartesio o “l’Io penso” di Kant  

fonte: http://www.liceomeda.it/new/documenti/materialedidattico/filosofia/psicanalisi_freud.doc

 

Arte e psicoanalisi Cinema e psicoanalisi Complesso di Edipo Concetto di “fantasie inconsce” nella letteratura psicoanalitica Empatia nelle professioni dell’aiuto visione psicoanalitica Esplorare l’inconscio Filosofia in Jung Freud e la psicoanalisi Freud le opere Inconscio vuole la Legge Interpretazione psicoanalitica della favola di Amore e Psiche Jung Narrativismo e psicoanalisi Nascita della psicoanalisi Psiche complessa Psicoanalisi Psicoanalisi appunti Psicoanalisi compendio Psicoanalisi cos'è Psicoanalisi ed il mito di Edipo Psicoanalisi e critica letteraria Psicoanalisi e psicoterapia in psichiatria Psicoanalisi nella scuola di Francoforte Psicoanalisi personaggi storici famosi Psicodramma Relazione terapeutica Rivoluzione psicoanalitica Freud Sabina Spielrein e la schizofrenia Sigmund Freud Sigmund Freud vita e opere Spazio interno del terapeuta Storie che curano Sviluppo affettivo psicoanalisi

 

Psicoanalisi

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Psicoanalisi

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

 

Home

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

Psicoanalisi